PROGETTO DI PSICOMOTRICITA'
La psicomotricità è una modalità di approccio al bambino, una strategia di lavoro
che parte dal corpo (visto come linguaggio, relazione, apprendimento) ed interviene s
ull’individuo per fornire strumenti utili all’equilibrio relazionale, alla creatività,
alla funzione simbolica, allo spazio e al tempo. Si intende, con ciò, l’insieme dei
fenomeni che si situano a livello del “corpo proprio”, di come questo è vissuto, inteso,
investito, concretizzato nell’azione, in funzione della storia individuale.
Questa pratica prende inoltre origine dalla concezione che esiste un legame tra dimensione
affettiva e psichica e corpo, sensorialità, tono, motricità.
Facendo riferimento in modo particolare alla psicomotricità educativa, essa si interessa
delle tappe di sviluppo del bambino e delle sue implicazioni motorie e fisiche, dell’
aspetto cognitivo e affettivo, sia normale sia patologico. Ne deriva che se l’attenzione
dell’operatore viene rivolta all’espressività del bambino si possono precocemente individuare
possibili disagi o disturbi evolutivi, che se non preventivamente osservati ed individuati,
andranno poi nel tempo a diventare, forse, delle vere e proprie categorie di disagio evolutivo,
scolastico e psicologico.
La prevenzione che si può attuare attraverso la psicomotricità educativa può essere considerata
un intervento importante sia nella scuola materna sia nel primo ciclo della scuola elementare.
DURATA
Gruppo di 10/12 bambini con una psicomotricista.
Una seduta alla settimana della durata di 1 ora, per un periodo di 4/6 mesi (salvo altre e particolari esigenze
della struttura), per ogni gruppo di bambini
Durante lo svolgimento del Progetto, verranno effettuati incontri di presentazione ai genitori, di confronto con
gli insegnanti, e momenti di valutazione del percorso effettuato e degli obiettivi prefissati. Le valutazioni
verranno effettuate tramite protocolli e schede di osservazione tratte dal testo “ Psicomotricità: educazione
e prevenzione” redatto dal Gruppo Nazionale ANUPI per la Progettazione e la Ricerca in ambito Socioeducativo (edizioni Erickson).
STRUMENTI
Uno spazio adeguato per svolgere un’attività di questo tipo potrebbe essere una stanza di circa 30 mq, ben illuminata.
Una parete dovrebbe essere dotata di uno specchio, in quanto strumento importante per lo studio e l’organizzazione della propria immagine corporea.
Per la buona riuscita delle sedute di educazione psicomotoria è utile la presenza di due tipi di materiale, strutturato e non strutturato.
Materiale strutturato:
- costruzioni in legno e plastica;
- materiale da manipolare (pongo, dash, creta, crema, talco);
- colori a dita;
- colori a matita, pennarelli, gessetti;
- fogli di carta di diversi colori e dimensioni;
- semplici strumenti musicali (tamburelli, maracas, sonagli);
- stereo.
Materiale non strutturato:
- cubi di gommapiuma di varie forme e dimensioni;
- cuscini;
- materassi;
- drappi di diversi colori e dimensioni;
- corde;
- cerchi;
- bastoni;
- palle di diverse misure e consistenze;
- spalliera;
- scivolo di legno.