"SAN GIUSEPPE"

Scuola Materna & Nido Integrato

ATTIVITA' MOTORIA

PROGETTO di PSICOMOTRICITA’ A SCUOLA

La psicomotricità è una modalità di approccio al bambino, una strategia di lavoro che parte dal corpo (visto come linguaggio, relazione, apprendimento) ed interviene sull’individuo per fornire strumenti utili all’equilibrio relazionale, alla creatività, alla funzione simbolica, allo spazio e al tempo. Si intende, con ciò, l’insieme dei fenomeni che si situano a livello del “corpo proprio”, di come questo è vissuto, inteso, investito, concretizzato nell’azione, in funzione della storia individuale. Questa pratica prende inoltre origine dalla concezione che esiste un legame tra dimensione affettiva e psichica e corpo, sensorialità, tono, motricità. Facendo riferimento in modo particolare alla psicomotricità educativa, essa si interessa delle tappe di sviluppo del bambino e delle sue implicazioni motorie e fisiche, dell’aspetto cognitivo e affettivo, sia normale sia patologico. Ne deriva che se l’attenzione dell’operatore viene rivolta all’espressività del bambino si possono precocemente individuare possibili disagi o disturbi evolutivi, che se non preventivamente osservati ed individuati, andranno poi nel tempo a diventare, forse, delle vere e proprie categorie di disagio evolutivo, scolastico e psicologico. La prevenzione che si può attuare attraverso la psicomotricità educativa può essere considerata un intervento importante sia nella scuola materna sia nel primo ciclo della scuola elementare.

PROMOTORE ED ESECUTORE DEL PROGETTO

Giulia Costan Zovi, laureata in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, Facoltà di Medicina e Chirurgia, presso l’Università degli Studi di Padova.

OBIETTIVI

  • Far vivere il piacere della dimensione tonico- emozionale e sensomotoria;
  • Favorire la corretta strutturazione dello schema corporeo;
  • Fare del bambino un essere di creazione, favorendo la creatività rivolta agli oggetti, allo spazio, alle persone;
  • Favorire la dimensione simbolica del gioco, per far sì che il bambino trasformi la realtà materiale attraverso il suo immaginario;
  • Sollecitare e sostenere l’accesso e l’organizzazione del pensiero operatorio;
  • Fare del bambino un essere di comunicazione, che si esprime e si pone in ascolto utilizzando sia il canale verbale sia gli indici non verbali;
  • Facilitare il processo di integrazione dell’alunno disabile o con difficoltà nel gruppo classe.

DURATA

Gruppo di 10/12 bambini con una psicomotricista. Una seduta alla settimana della durata di 1 ora, per un periodo di 4/6 mesi (salvo altre e particolari esigenze della struttura), per ogni gruppo di bambini Durante lo svolgimento del Progetto, verranno effettuati incontri di presentazione ai genitori, di confronto con gli insegnanti, e momenti di valutazione del percorso effettuato e degli obiettivi prefissati.

STRUMENTI

Uno spazio adeguato per svolgere un’attività di questo tipo potrebbe essere una stanza di circa 30 mq, ben illuminata. Una parete dovrebbe essere dotata di uno specchio, in quanto strumento importante per lo studio e l’organizzazione della propria immagine corporea. Per la buona riuscita delle sedute di educazione psicomotoria è utile la presenza di due tipi di materiale, strutturato e non strutturato. Materiale strutturato:
  • costruzioni in legno e plastica;
  • materiale da manipolare (pongo, dash, creta, crema, talco);
  • colori a dita;
  • colori a matita, pennarelli, gessetti;
  • fogli di carta di diversi colori e dimensioni;
  • semplici strumenti musicali (tamburelli, maracas, sonagli);
  • stereo.
Materiale non strutturato:
  • cubi di gommapiuma di varie forme e dimensioni;
  • cuscini;
  • materassi;
  • drappi di diversi colori e dimensioni;
  • corde;
  • cerchi;
  • bastoni;
  • palle di diverse misure e consistenze;
  • spalliera;
  • scivolo di legno.